giovedì 27 dicembre 2007

27 dicembre 2007

Di solito arrivano nei periodi di ferie. Ho fatto delle ipotesi negli anni per spiegare questa tendenza, senza però arrivare mai a alcuna conclusione. Forse perchè hanno più tempo a disposizione o per avere più opportunità di lavorare con continuità sulla Persona (al lavoro ci sono vincoli legati alla produttività che impongono interruzioni che facilitano la resistenza della Persona) o per poter lavorare anche di notte. Probabilmente partire per un viaggio non appena inizia il periodo di ferie è un buon sistema per "mettergli i bastoni tra le ruote".

mercoledì 26 dicembre 2007

26 dicembre 2007 (3)

Questo blog è online da 3 mesi e 26 giorni ovvero sedici settimane ovvero 2810 ore ovvero 168.650 minuti ovvero 10.119.044 secondi nel momento in cui scrivo. Il sito originale a cui fa riferimento è online da 4 anni e 10 mesi ovvero 253 settimane ovvero 17717 giorni. Questo dimostra che non esiste alcuna ragione per non parlare di queste cose anzi, a me il farlo dà anche soddisfazione.

26 dicembre 2007 (2)

Già ho accennato in passato a come sia facile mettere in "crisi" l'identità di una parsona (e quindi creare uno stato di confusione), mettendo in discussione l'identità sessuale. I maschi in particolare vanno facilmete in crisi quando viene messa in discussione l'identità eterosessuale. A questa pagina trovate l'intervista ad un famoso cantante in cui accenna ad un "periodo" della sua vita in cui si è dovuto confrontare con questo tipo di esperienza (attacchi di panico, difficoltà a definire la propria identità etero/omosessuale, percorso "catartico"). E' interessante notare che i giornali negli anni hanno pubblicato più volte articoli di cronaca in cui si potevano intuire sitazioni analoghe. Purtoppo le regole del giornalismo fanno sì che non sia possibile capire se si tratta di una situazione "costruita" come quella che racconto in questo blog o se sia un caso in cui la Persona soffre di un disturbo paranoico.

26 dicembre 2007

La metafora del Se fossi...:

Se fossi un capocomitiva porterei tutti dove pare a me (ad esempio in spiaggia quando fa caldo e la pelle si arrossa ad indicare l'effetto del sole, e non di uno stato di coscienza particolare) e non dove vorrebbero stare gli altri.

martedì 25 dicembre 2007

25 dicembre 2007

La metafora del Se Fossi...:

Se in questo "gioco" fossi un arbitro espellerei un'intera squadra all'inizio della partita.

lunedì 24 dicembre 2007

24 dicembre 2007

La metafora del Se Fossi...:

Da oggi se in questo "Gioco" sono un giudice scarterò i più bravi per tenere i buffoni.

sabato 22 dicembre 2007

22 dicembre 2007

Col passare degli anni il modo in cui corpo e mente reagiscono a queste situazioni cambia. Anche prima di essere ipnotizzato avevo la caratteristica di riuscire a comunicare con il mio subconscio durante il dormiveglia che al mattino precede il risveglio completo. Questa caratteristica la ho mantenuta anche dopo la prima ipnosi. Da quel momento però la comunicazione con il subconscioha  iniziato ad evolvere cambiando mano a mano che gli anni sono passati. Nei primi anni il dormiveglia del mattino è stato un momento di confusione in cui qualunque evento che ricordassi del giorno precedente, anche quelli casuali, sembrava essere un modo indiretto per comunicare con me. Questo schema mentale è uno schema istintivo che si attiva in alcune persone dopo l'ipnosi. Si tratta di qualcosa che fa parte della natura della mente umana e che non deve spaventare. Peraltro loro sono consapevoli di questo meccanismo e all'inizio lo sfruttano intenzionalmente per facilitare l'induzione ipnotica (poi generalmente smettono per il semplice fatto che perde di efficacia al pari di tante altre tecniche come gli insulti o la seduzione). Ricordo che nei primi mesi mi poteva capitare di leggere un fumetto qualsiasi e pensare che stessero parlando proprio di me, arrivavo a ipotizzare che fosse una copia "unica" stampata e messa nelle mie mani di proposito. E' una forma di pensiero paranoico che, può spaventare (soprattutto se si sovrappone alle iperestesie) ma è comunque qualcosa di transitorio. A questa prima fase negli anni successivi ne ha fatto seguito una in cui durante il dormiveglia avevo l'impressione di ricordare frammenti di discorso che però non riuscivo a decifrare: le frasi fluivano alla consavevolezza con una velocità tale che non riuscivo a riconoscere più di una parola o due parole in tutto il discorso. Poi in questi ultimi anni questo meccanismo di recupero dei ricordi si è consolidato, la velocità con cui ritornano le frasi è diventata la velocità con cui parlano normalmente le persone e riesco a recuperare intere frasi di ciò che viene pronunciato mentre sono in una trance ipnotica. Ora devo solo attendere che avvenga lo stesso con immagini e memoria cinestesica. Per le immagini ho già verificato che i ricordi possono tornare in modo consistente e repentino mentre non sono sicuro che sia possibile recuperare ricordi cisesteci, piuttosoto è possibile portare alla coscienza le sensazioni del momento in modo completo, invece di percepirle in modo attenuato come avviene di solito.