sabato 29 dicembre 2007

non dire

Stabilito che di queste cose si può parlare e che è opportuno farlo vorrei chiarire qual'è il limite che mi sono posto. Non parlerò di quello che potrebbe ssere interpretato come regola generale mentre in realtà è applicabile solo a me. Ad esempio la durata di questa cosa: nel mio caso oramai ho già detto che dura da diversi anni ma non è detto che sia così per tutti. Se ad esempio per una data Persona questa situazione fosse destinata a durare solo alcuni mesi non le farebbe certo bene pensare che debba durare anni anche per lei. Oppure le metafore utilizzate al posto della comunicazione esplicita: alcune di queste potrebbero derivare da esperienze personali ed essere limitate ovvero comprensibili, solo in un ambito familiare. Anche qui, non è opportuno divulgarle perchè potrebbero portare ad una maggiore confusione piuttosto che ad un maggiore controllo della realtà. Infine le ancore utilizzate per passare da uno stato di coscienza all'altro. Le ancore talvolta nascono da situazioni fortuite ovvero dalle opportunità che ha a disposizione l'idividuo che cerca di controllare la vostra Persona in un dato momento; sono inoltre influenzate pesantemente dal vissuto personale, pertanto tra tutti gli aspetti sono il meno generalizzabile. Perquanto mi sia capitato di osservare in altre persone ancore simili alle mie. Giusto per fare un esempio nel mio caso la comunicazione con il subconscio è ancorata al pensiero dell'acqua, il solo fatto di bere o di vedere un bicchiere d'acqua facilita la comprensione di questi aspetti della realtà. Questo esempio lo ho aggiunto come premessa ad un consiglio: quando vi accorgete che avete a disposizione una qualsiasi associazione che vi facilita il controllo della realtà cercate di sfruttarla e di rinforzarla nel tempo. In altre parole se, per ipotesi, voi avete la mia stessa associazione con l'acqua tutte le volte che siete a tavola e avete a disposizione un bicchiere d'acqua (gassata o naturale è del tutto irrilevante) cercate di comunicare con il vostro subcoscio e di scoprire più informazioni possibile sulla vostra situazione (fatelo però, solo quando l'esperienza e il tempo vi hanno insegnato che quello è veramente il vostro subconscio e non un "suggeritore estraneo").

giovedì 27 dicembre 2007

27 dicembre 2007

Di solito arrivano nei periodi di ferie. Ho fatto delle ipotesi negli anni per spiegare questa tendenza, senza però arrivare mai a alcuna conclusione. Forse perchè hanno più tempo a disposizione o per avere più opportunità di lavorare con continuità sulla Persona (al lavoro ci sono vincoli legati alla produttività che impongono interruzioni che facilitano la resistenza della Persona) o per poter lavorare anche di notte. Probabilmente partire per un viaggio non appena inizia il periodo di ferie è un buon sistema per "mettergli i bastoni tra le ruote".

mercoledì 26 dicembre 2007

26 dicembre 2007 (3)

Questo blog è online da 3 mesi e 26 giorni ovvero sedici settimane ovvero 2810 ore ovvero 168.650 minuti ovvero 10.119.044 secondi nel momento in cui scrivo. Il sito originale a cui fa riferimento è online da 4 anni e 10 mesi ovvero 253 settimane ovvero 17717 giorni. Questo dimostra che non esiste alcuna ragione per non parlare di queste cose anzi, a me il farlo dà anche soddisfazione.

26 dicembre 2007 (2)

Già ho accennato in passato a come sia facile mettere in "crisi" l'identità di una parsona (e quindi creare uno stato di confusione), mettendo in discussione l'identità sessuale. I maschi in particolare vanno facilmete in crisi quando viene messa in discussione l'identità eterosessuale. A questa pagina trovate l'intervista ad un famoso cantante in cui accenna ad un "periodo" della sua vita in cui si è dovuto confrontare con questo tipo di esperienza (attacchi di panico, difficoltà a definire la propria identità etero/omosessuale, percorso "catartico"). E' interessante notare che i giornali negli anni hanno pubblicato più volte articoli di cronaca in cui si potevano intuire sitazioni analoghe. Purtoppo le regole del giornalismo fanno sì che non sia possibile capire se si tratta di una situazione "costruita" come quella che racconto in questo blog o se sia un caso in cui la Persona soffre di un disturbo paranoico.

26 dicembre 2007

La metafora del Se fossi...:

Se fossi un capocomitiva porterei tutti dove pare a me (ad esempio in spiaggia quando fa caldo e la pelle si arrossa ad indicare l'effetto del sole, e non di uno stato di coscienza particolare) e non dove vorrebbero stare gli altri.

martedì 25 dicembre 2007

25 dicembre 2007

La metafora del Se Fossi...:

Se in questo "gioco" fossi un arbitro espellerei un'intera squadra all'inizio della partita.

lunedì 24 dicembre 2007

24 dicembre 2007

La metafora del Se Fossi...:

Da oggi se in questo "Gioco" sono un giudice scarterò i più bravi per tenere i buffoni.

sabato 22 dicembre 2007

22 dicembre 2007

Col passare degli anni il modo in cui corpo e mente reagiscono a queste situazioni cambia. Anche prima di essere ipnotizzato avevo la caratteristica di riuscire a comunicare con il mio subconscio durante il dormiveglia che al mattino precede il risveglio completo. Questa caratteristica la ho mantenuta anche dopo la prima ipnosi. Da quel momento però la comunicazione con il subconscioha  iniziato ad evolvere cambiando mano a mano che gli anni sono passati. Nei primi anni il dormiveglia del mattino è stato un momento di confusione in cui qualunque evento che ricordassi del giorno precedente, anche quelli casuali, sembrava essere un modo indiretto per comunicare con me. Questo schema mentale è uno schema istintivo che si attiva in alcune persone dopo l'ipnosi. Si tratta di qualcosa che fa parte della natura della mente umana e che non deve spaventare. Peraltro loro sono consapevoli di questo meccanismo e all'inizio lo sfruttano intenzionalmente per facilitare l'induzione ipnotica (poi generalmente smettono per il semplice fatto che perde di efficacia al pari di tante altre tecniche come gli insulti o la seduzione). Ricordo che nei primi mesi mi poteva capitare di leggere un fumetto qualsiasi e pensare che stessero parlando proprio di me, arrivavo a ipotizzare che fosse una copia "unica" stampata e messa nelle mie mani di proposito. E' una forma di pensiero paranoico che, può spaventare (soprattutto se si sovrappone alle iperestesie) ma è comunque qualcosa di transitorio. A questa prima fase negli anni successivi ne ha fatto seguito una in cui durante il dormiveglia avevo l'impressione di ricordare frammenti di discorso che però non riuscivo a decifrare: le frasi fluivano alla consavevolezza con una velocità tale che non riuscivo a riconoscere più di una parola o due parole in tutto il discorso. Poi in questi ultimi anni questo meccanismo di recupero dei ricordi si è consolidato, la velocità con cui ritornano le frasi è diventata la velocità con cui parlano normalmente le persone e riesco a recuperare intere frasi di ciò che viene pronunciato mentre sono in una trance ipnotica. Ora devo solo attendere che avvenga lo stesso con immagini e memoria cinestesica. Per le immagini ho già verificato che i ricordi possono tornare in modo consistente e repentino mentre non sono sicuro che sia possibile recuperare ricordi cisesteci, piuttosoto è possibile portare alla coscienza le sensazioni del momento in modo completo, invece di percepirle in modo attenuato come avviene di solito.

mercoledì 19 dicembre 2007

18 dicembre 2007

Qualche post più indietro accennavo alla regola: "parlare, parlare, parlare".

Neppure io sono stato sempre virtuoso nell'applicarla: ricordo qualche anno fà una Persona di Udine incontrata in una località balneare, era assieme a quello che si spacciava per suo compagno.
Degli amici comuni hanno fatto sì che una sera ci trovassimo tutti assieme per un gelato...
Forse la paura di qualificare il suo compagno per lo spacciatore che era fatto stà che difronte alla sua confusione non dissi niente che lo avrebbe aiutato a razionalizzare. Oggi queste remore non le avrei più.
Mi auguro che alla fine sia arrivato anche lui a comprendere qualcosa di più.
Più tardi uno di loro ritenne che la serata per lui era sufficiente (o forse era un tentativo per mettersi in buona luce e superare qualche resistenza) e gli risparmiò la solita manfrina sul conto da pagare offrendo le consumazioni a tutti.

lunedì 17 dicembre 2007

17 dicembre 2007

Una delle esperienze frequenti in queste situazioni è quella delle iperestesie, ovvero un aumento delle percezioni nei cinque sensi. Si può ad esempio avere una percezione aumentata degli stimoli olfattivi, percui si avvertiranno anche gli odori più leggeri, un aumento delle sensazioni tattili (si può riconoscere sfregando tra loro i polpastrelli), un aumento nella percezione dei suoni, percui si avvertono come fastidiosamente alte le voci delle persone che ci circondano (questo se non compreso può portare anche a crisi di panico). L'esperienza opposta è quella della anestesia percui tutte queste senzazioni sono affievolite (succede ad esempio quando si svolgono lavori pesanti). Capita talvolta che le iperestesia siano non tanto un effetto collaterale di uno stato di coscienza alterato ma il risultato voluto di una suggestione ipnotica. Per quello che ho verificato è molto facile disfare questo tipo di induzione se si è fatto esperienza della situazione opposta (è un esperienza che in effetti, abbiamo fatto tutti quando abbiamo compiuto uno sforzo fisico intenso e prolungato, anche se fino ad ora, probabilmente non ci abbiamo prestato attenzione). E' sufficiente richiamare alla memoria l'esperienza dell'anestesia, il modo più semplice è attivare il sistema nervoso simpatico, quel sistema che gli animali attivano automaticamente quando c'è un pericolo. Immaginiamo allora di aver sentito un segnale sospetto, come potrebbe essere quello provocato da un ladro che tenta di entrare in casa, avvertiamo le pulsazioni del nostro cuore che aumentano e risvegliano tutte le nostre risorse, le palpebre che si spalancano in una spontanea reazione di allerta, i muscoli del corpo che si irrigidiscono pronti a scattare nel bisogno. Queste sono le manifestazioni delle catecolamine che aumentano nel nostro corpo e che neutralizzano le iperestesie indotte inutilmente qualche momento prima.

giovedì 13 dicembre 2007

13 dicembre 2007

In situazioni come questa spesso si vive alla giornata, adattando scelte e prospettive alla situazione del giorno; percui si può prestare più o meno attenzione a "questi aspetti" in base alle risorse di cui si dispone. Se si hanno sufficienti risorse per cercare di creare problemi a questi pezzi di merda può essere utile ristrutturare il significato delle emozioni con un'ottica "pratica" e funzionale al mettere in discussione la rappresentazione della realtà che stanno tentando di costruire in un dato momento. Faccio qualche esempio:

Sensazione piacevole: ho appena perso uno stato di coscienza che mi consentiva di liberarmi di loro.

Depressione: sono sulla buona strada per mandarli via.

Rabbia: se segue una depressione è utile altrimenti è una manipolazione.

Parestesie sgradevoli: qualche ora prima sono stato in una trance ipnotica.

venerdì 7 dicembre 2007

7 dicembre 2007

Tra le tante metafore usate all'inizia di questa storia c'era stata anche quella della "stagione delle vendite" degli sportivi. Mi chiedo allora se esista una "stagione delle vendite" anche in questo "gioco". E mi chiedo se esiste un modo per rovinargilela questa stagione. E se esiste un modo per riconoscere a livello "cosciente" quando arriva e per capire se si è riusciti in qualche modo a rovinare la vendita.

martedì 4 dicembre 2007

4 dicembre 2007

Chissà perchè all'idea di trovare gli escrementi di topo sotto il cuscino associo un senso di ilarità. Non si tratta di ilarità normale, è una contrazione involontaria dei muscoli del volto, quello stimolo involontario, slegato dal contesto che si prova guardando in faccia una persona che ride intensamente. Se mi rilasso associo automaticamente a questo stato i messaggi non congruenti che mi fornivano 10 anni fà. Senza farla troppo lunga è evidente che questo senso di ilarità è una suggestione postipnotica. A questo punto il passaggio ulteriore è decidermi a stilare la lista di tutte le cose che si possono fare ridendo

mercoledì 19 settembre 2007

19 settembre 2007

Ci sono cose ovvie e cose meno ovvie. Mi ha fatto piacere scrivere nel post del 16 pomeriggio di una regola che per chi è confuso non è mai scontata. Ovvero il fatto di parlare, parlare e parlare della propria rappresentezione della realtà (salvo i rischi a cui ho accennato). Oggi invece scrivo di una cosa che è talmente evidente che forse non meriterebbe neppure di essere accennata. Le persone di cui ho parlato il 16 mattino, quelle che vengono motivate a creare un problema, per poter in qualche modo influire su di te devono quanto meno rientrare tra i conoscenti. Uno a cui non dici nemmeno buongiorno difficilmente potrà crearti problemi. Per questa ragione capita che chi vuole essere coinvolto in questo meccanismo cerchi in qualche modo di relazionarsi con te. Ho parlato di cosa evidente perchè quando accade si manifesta in modo abnorme (almeno nel mio caso). Sotto questo aspetto ho classificato le persone in due gruppi: quelle che si relazionano con me attraverso i contatti familiari e quelle che si relazionano attraverso i contatti del giro di amici. Quest'ultimo gruppo negli ultimi anni aveva seguito un calendario singolare percui gli approcci erano frequenti particolarmente in febbraio ed agosto. La cosa è stata particolarmente evidente quest'ultimo febbraio quando oltre ai contatti per telefono è stato contattato pure un profilo che avevo creato per contatti on-line qualche anno prima e che era rimasto inutilizzato per anni. All'improvviso quest'ultimo febbraio quel profilo ha ricevuto tutta una serie di contatti da persone sconosciute senza che avessi fatto niente per aumentarne la visibilità. Poi a fine febbraio la bolla si è spenta e tutto è tornato alla normalità niente più telefonate e ovviamente niente più profilo on line. L'altro gruppo si è attivato tra il 16 e il 17 di questo mese. Nell'arco di 48 ore sono stato contattato oltre che dalle persone che frequento saltuariamente da persone che non sentivo da più di 20 anni: amici dell'infanzia e ex-colleghi di studi.
Come già ho detto è tutto talmente abnorme che anche un diversamente abile con ritardo mentale riesce a notare l'artificiosità di questi contatti.
E' la cultura del gratta-e-vinci, per usare una delle metafore che vanno tanto di moda in questa situazioni.
Quando hai l'impressione che la gente intorno a te voglia convincerti o ti stia consigliando di giocare alla lotteria non illuderti che ci sia un premio in serbo per te. Ti stanno solamente invitando a colludere con questo tipo di logiche. Ti parlano per metafore rivolgendosi al tuo inconscio per evitare che razionalità e capacità critiche facciano il loro dovere.
C'è però un aspetto che è utile sottolineare: se queste cose si manifestano in tempi lunghi l'unico modo per osservarle è prenderne nota da qualche parte. Io purtroppo non lo ho sempre fatto in questi 10 anni, probabilmente con un po' più di metodo oggi avrei una comprensione della realtà migliore.
Volendo scrivere una regola anche in questo post potrei dire che se la regola più importante è parlare, parlare, parlare quella immediatamente successiva in ordine di importanza è annotare, annotare, annotare.
In realtà si può avere timore anche a scrivere di queste cose, magari perchè qualcuno potrebbe leggerle o rubare il diario/supporto su cui le cose sono scritte. La paura è comprensibile dato che simbolicamente il furto o la lettura di queste cose rappresententa una intrusione nel privato, una effrazione che può portare chi ha "comprato il gratta-e-vinci" ad ottenere il "premio".
Credo però che quando ci si trova in questa posizione si è talmente "trasparenti" che se anche qualcuno riesce a leggere queste cose nella nostra vita cambia ben poco.

PS: Nel caso non fosse chiaro c'era un messaggio sottointeso in questo post: tutte le volte in cui hai l'impressione che la gente intorno a te voglia convincerti o ti stia consigliando di giocare alla lotteria usa la ragione. Inoltre chiediti anche se gradisci il fatto che le persone ti contattino non per il piacere della tua compagnia ma per un vantaggio ulteriore.

lunedì 17 settembre 2007

17 settembre 2007

Da una decina di giorni ho un problema pratico: in casa sono entrati dei topolini di campagna, come accade spesso di questa stagione. Ho fatto le solite cose che si fanno in questi casi, ho messo delle trappole e tutto il resto per liberarmene. La cosa insolita collegata a questo fatto banale è che ho trovato degli escrementi di topo sotto il cuscino. Non sopra o intorno dove sarebbe stato più plausibile ma esattamente sotto tra il lenzuolo e il cuscino. Già è difficile che i topi possano arrivare sopra il letto, che poi arrivino sotto il cuscino è ancora meno credibile. Effetivamente andrebbe detto che sono capaci di saltare, ma il più grosso che ho catturato arrivava a malapena a saltare ad un'altezza di 22-23 cm, del tutto insufficiente per il mio letto che richiede un balzo di 45 cm.
Fatta questa premessa vengo al punto.
Chissà perchè all'idea di trovare gli escrementi di topo sotto il cuscino associo un senso di ilarità. Non si tratta di ilarità normale, è una contrazione involontaria dei muscoli del volto, quello stimolo involontario, slegato dal contesto che si prova guardando in faccia una persona che ride intensamente.
Se mi rilasso associo automaticamente a questo stato i messaggi non congruenti che mi fornivano 10 anni fà. Senza farla troppo lunga è evidente che questo senso di ilarità è una suggestione postipnotica...
A questo punto il passaggio ulteriore è decidermi a stilare la lista di tutte le cose che si possono fare ridendo.

PS: Questo post è vecchio di qualche giorno, aspettavo giusto la nuova settimana per pubblicarlo.

domenica 16 settembre 2007

16 settembre 2007

Nel post di stamattina ho accennato a due regole. Per chi non avesse colto c'è una metaregola che sta alla base di questo blog, ovvero di queste cose bisogna parlare. Durante i primi anni di questa esperienza hanno cercato in tutti i modi di convincermi del contrario.

In effetti l'idea di tacere una percezione della realtà consapevole di questi aspetti ha dei vantaggi:

1) Non vieni preso per matto,

2) Non rischi di confidarti con qulcuna delle persone di cui accennavo nel post precedente.

L'opportunità di questi ultimi anni, di poterne parlare attrvarso il web sociale, facendo uso di etichette sia nel proprio blog che con rimandi a Technorati, magari in forma anonima...

ha tolto qualsiasi fondamento alla tesi secondo cui si devono tacere questi meccanismi.

Quindi parlate, parlate, parlate. Magari non ne riceverete nessun aiuto, ma altri nella vostra posizione avranno qualche "anticorpo" in più.

E chi fa uso di voi qualche opportunità in meno.

Technorati Tag:

16 settembre 2007

Una delle tecniche di distrazione più efficaci per intervenire su una Persona che si trova nella mia situazione è crare problemi. Più grosso è il problema e più efficace è la distrazione. La Persona si concentra esclusivamente sul problema e non nota le cose che altrimenti percepirebbe intorno a lei.

La gattina di cui accennavo in un post precedente è morta due anni fà in situazioni poco gradevoli. Esattamente nel periodo in cui una persona cercava di intervenire in modo abbastanza grossolano su di me.

Altra regola: più incompetente è quello che interviene più forte deve essere la distrazione perchè questo riesca ad ottenere risultati.

Da tutto ciò si può dedurre che in queste situazioni è proprio quando arrivano i problemi che si deve tenere un occio sui problemi ed un occhio sui pezzi di merda che cercano di imparare a tue spese.

C'è un'altra deduzione che si può fare da questo punto di osservazione. Dal momento che i problemi capitano nella vita di tutti i giorni alcune delle persone con cui si interagisce nella vita di tutti i giorni (presumo non tutte) troveranno attraverso un meccanismo che mi è oscuro le opportune motivazioni nel contribuire ai problemi.

Mi chiedo solo se la grandezza della motivazione è proporzionale alla distrazione che può causare il problema.

venerdì 14 settembre 2007

14 settembre 2007

Oggi osservazione interessante. Uscendo da un mantra di pensieri negativi e passando a pensare qualcosa di positivo, in automatico ho iniziato a pensare a un motivetto musicale. Questo mi ha fatto tornare alla mente uno di loro che qualche tempo fà commentava metaforicamente per canzoncine. Da questa associazione mentale all'interpretare l'automatismo di oggi come un'ancora il passo è immediato. Ora si tratta solo di smontarla ma il più oramai è fatto.

Technorati Tag: ,

venerdì 31 agosto 2007

31 agosto 2007

Stamattina ho visto uno di loro: gonna verde, ampia, fin sotto il ginocchio, giacca blu, capelli castani, intorno ai 30 anni. Purtroppo è solo la seconda volta che accade e non ho ancora compreso i meccanismi per rinforzare il meccanismo. Probabilmente c'entra quello che è accaduto alla gatta.

lunedì 27 agosto 2007

27 agosto 2007

Ieri ho cercato tra le vecchie carte il nome della società che aveva organizzato i corsi a Torino 10 anni fa. Purtoppo qualche anno addietro, sotto l'effetto della rabbia ho gettato tutto nella spazzatura. Eppure di solito non sono così bravo a cancellare le informazioni... E' rimasto sicuramente quancosa da qualche parte magari in uno dei database che tenevo all'epoca su tutte le persone che incontravo e le aziende con cui avevo rapporti oppure qualche appunto nella valigia che mi ero portato dietro.

.....

Oggi c'è il coglione, si è portato dietro una cretina che deve imparare il mestiere. E' già partita male. Sembra che la merda debba passare tutta per di qua.

domenica 26 agosto 2007

26 agosto 2007

Gli animali di casa ricordo che li hanno usati ancora mentre seguivo il primo corso a Torino 10 anni fa.
Io ero nelle loro aule, alla fine delle due prime settimane, ascoltavo il vecchio pirla che dirigeva la società di consulenza e che mentre pensava ai soldi che avrebbe voluto guadagnare in più dichiarava che effettivamente "forse avevano esagerato".
Intanto a casa una gatta aveva un "incidente". Una volta tornato, il corpo della gatta era diventato una metafora delle mie dissociazioni ipnotiche. Ogni volta che uscivo la sera, se mi lasciavo conzionare dagli eventi e passavo ad un diverso stato di coscienza il giorno dopo trovavo la gatta con una lacerazione sulla pelliccia e gli strati interni del derma esposti. Mi chiedo cosa usassero per riuscire a fare sempre lacerazioni circolari.

sabato 25 agosto 2007

19:53

La stronza ha già iniziato a gettare la spazzatura dal balcone.
Sarà un fine settimana lungo.

19:20

Visto che oggi pomeriggio il cervello ha iniziato a funzionare ne approfitto e rinforzo la cosa con un altro post: mi è tornato in mente un ulteriore meccanismo di 10 anni fa, durante il corso a Torino: Prima mi davano uno stimolo negativo e subito dopo si mettevano a ridere. All'epoca lo avevo interpretato come un meccanismo per favorire la dissociazione (di quelli descritti da Searles e che ho riportato nel sito) però a distanza di tempo mi accorgo che devono anche avere ancorato il processo a qualcosa dato che tendo a imitarlo in presenza di una delusione.
Farò guastare anche questo.
Tutto tempo sprecato.

- . . . _ - °.

A differenza delle altre volte oggi un po' di cose me le sono scritte. Torneranno utili in seguito. Per il momento *credo* di avere sfruttato la rabbia per quanto era possibile...
E' il momento di utilizzare qualche altra modalità per tirare fuori ulteriore informazione prima di domani.

25 agosto 2007 - tardo pomeriggio

Adesso ho un'ancora su cui lavorare. E' simile a quella che mi avevano messo 10 anni fà sul braccio destro. Quando qualcuno esercitava pressione sull'avambraccio aumentava la frequenza cardiaca e probabilmente la produzione di adrenalina.
Oggi ne hanno attivata una simile, non so esattamente con quale trigger dato che non posso vederli, presumo una mano appoggiata sulla schiena.
Cancellerò anche questa, già l'averla riconosciuta significa che avrà vita breve nel tempo. Riguardo alla gatta ferita due ore fa stando alla prassi dovrà trascorrere la notte in camera di mia madre per morire domenica mattina.

25 agosto 2007

Questa mattina la stronza se ne è andata, ieri ne aveva avuto abbastanza. Non appena è arrivato il coglione il gatto ha iniziato a stare male. Stamattina ho trovato una serie di piatti con mangime avanzato disposti con bella evidenza in ordine uno di fianco all'altro, da quello pieno di vermi a quello del giorno prima.

Col gatto di stamattina gli è andata male percui si sta dando da fare per dare fastinio nel modo che lo caratterizza di più. Stiamo a vedere come si conclude la giornata. Intanto mi tornano in mente tutta una serie di sitauzioni degli anni precedenti analoghe a questo pomeriggio che mi ero appuntato ma che non sapevo bene a chi attribuire. Prendo nota del fatto che si è rifiutato di telefonare al veterinario (ovvio)
Oramai è tempo di mettere ordine nei ricordi anche per le volte in cui non intervengono su di me.

giovedì 23 agosto 2007

23 agosto 2007

In questi giorni c'è stato di nuovo il coglione. Ha fatto di tutto per non farsi notare ma è più forte di lui.
Evidentemente è necessario che cambi mestiere. E' altrettanto evidente che chi lo ha messo in questa posizione è un deficiente.

venerdì 17 agosto 2007

17 Agosto 2007

In questi giorni c'è la stronza. Il pirla che la accompagna è uno che passa il giorno a leggere. Bisogna che me lo ricordo per riconoscerli nell'eventualità che tornino più avanti.Per passare il giorno a non far niente di questi tempi va di moda darsi malati. Anche il coglione che c'è stato tra il 4 e il 10 usava la stessa scusa.Sporcare lo fà comunque: anche oggi si è alzata, ha gettato un po' di spazzatura dal balcone ed è tornata a poltrire. Metterò da parte... Intanto ieri le ho restituito la roba della volta scorsa.Ovviamente di andare dal medico o di prendere anche solo una aspirina non se ne parla. Cadrebbero tutti gli altarini.

venerdì 10 agosto 2007

10 agosto 2007

Senza tanti giri di parole questo sito serve a dare fastidio ai coglioni che non riesco nè a vedere nè a ricordare. Non so quando inizierò a postare, forse domani, forse quando in autunno mi riempiranno di ancore.
Per adesso riporto il link al sito realizzato qualche anno fa per mettere ordine nelle cose successe qualche anno prima:
http://xoomer.alice.it/bluindiano/