martedì 8 gennaio 2008

segni esteriori

Ho iniziato a parlare di passaggio da uno stato di coscienza all'altro come se fosse cosa nota a tutti. Senza entrare nel dettaglio il passaggio da uno stato all'altro spesso (ma non sempre e comunque in misura limitata) si può riconoscere da piccoli segnali del corpo: una leggera nausea, la dilatazione delle pupille (persistente e che si ripresenta anche dopo che si è guardato una luce intensa), l'arrossamento della pelle nella parte superiore del corpo, iperestesie o anestesie (si riconoscono talvolta sfregando tra loro i polpastrelli delle mani per percepirne la sensibilità), l'espansione o viceversa la contrazione dei tessuti del viso ovvero il fatto di avere le labbra gonfie (magari già al mattino appena svegli) piuttosto le le labbra sottili, un leggero stato di febbre persistente. ATTENZIONE però che tutte queste modificazioni possono avvenire anche semplicemente nella vita quotidiana per le cause più varie e non implicano automaticamente l'ancoraggio a stati di coscienza costuiti dall'esterno. Anche quì, il poter capire se sono associati al passaggio tra stati di coscienza differenti si può fare solamente col tempo, l'esperienza e una solida capacità di comprendere la realtà senza essere vittima di convinzioni magiche o irrazionali.

Aggiungo una osservazione interessante: i passaggi da uno stato all'altro possono essere influenzati dal metabolismo, ad esempio nel mio caso una alimentazione abbondante e ricca di carboidrati tende a favorire l'anestesia rispetto alla iperestesia.